Quando si pensa alla
pesca in mare di solito si fa riferimento a zone di clima mito o tropicale, e
quasi mai si pensa che le acque gelide del nord della terra ospitano una gran
numero di pesci ed anche di grosse dimensioni. Ed è proprio quello che accade
ogni estate nei mari dell’Alaska, cioè migliaia di pescatori si recano in
questo stato americano posizionato oltre il Circolo Polare Artico a pescare in
mare i più svariati predatori. Le immagini ci sono state inviate da Tim Berg che da diversi
anni qui in fa la felicità dei turisti e appassionati pescatori che vi
arrivano. Tim infatti ha una organizzazione di barche charter specializzate
nella pesca sia a traina che a fondo; ci ha inviato quindi delle belle immagini
di catture che ha appena effettuate, cioè degli halibut di media dimensione,
alcuni giganteschi lincod, dei coloratissimi redfish. Tutti questi pesci sono
stati catturati al largo della famosa penisole del Kenai in profondità variabile
dai 40 ai 70 metri ;
la principali tecniche di pesca sono due, una è quella classica di posare sul
fondo un bel filetto di pesce, solitamente un pezzo di salmone innescato su un
amo del 5/0 o più, ed attendere l’abboccata.
L’altro è quello di utilizzare dei
mega grub di silicone da oltre 25 centimetri con una testa piombata da 300-400 grammi e farli
saltare sul fondo; un po’ faticoso ma alcuni giorni molto redditizio.
Altra tecnica di pesca
che viene spesso praticata qui è la traina ai salmoni che si avvicinano alla
costa per iniziare la risalita nei fiumi per la riproduzione. I salmoni più
ricercati sono i king, cioè i più grossi, si parla di pesci oltre i 15 chilogrammi , ma
quando parte la canna non si sa mai quale specie di salmone è stata allamata.
Come esca si usano dei piccoli pesci morti montati con delle apposite montature
oppure si utilizzano i classici cucchiaini ondulati.