L’Alaska è famosa a tutti noi per l’annuale risalita dei salmoni, per la pesca alle trote nei suoi bellissimi fiumi; il mare ospita enormi halibut che possono essere pescati con relativa facilità, ma che si potessero anche pescare squali oltre il circolo Polare Artico,
Si era deciso, a bordo della nave da pesca-crocera “Miss Brizz” di provare a dedicare qualche ora al drifting al Salmon Shark, uno squalo molto simile al nostro smeriglio che qui durante l’estate si avvicina alla costa per cibarsi quasi esclusivamente del gran numero di salmoni che iniziano la risalita verso l’acqua dolce per la riproduzione. La mattinata era iniziata molto ben e nelle prime due ore di pesca si avevano avuto due belle abboccate, una persa dopo pochi minuti di combattimento ed un piccolo squalo, rilasciato.
Era quindi arrivato il turno di Mike Polin e poco dopo il suo mulinello ha iniziato a stridere in modo assordante, dall’altra parte della lenza un grosso salmon shark aveva abboccato. Centinaia di metri di lenza sono stati sbobinati, tanto che le guide pensavano di aver mal tarato la frizione in quanto era impossibile che questo pesce avesse potuto prendere così tanto filo. Dopo un rapido controllo al mulinello e verificato che tutto era ok, hanno realizzato che lo squalo doveva essere davvero grosso.
Dopo circa un ora di dura lotta, lo squalo era sottobordo.
Viste le proporzioni, immediatamente ci si è resi conto che era un possibile record del mondo IGFA per la specie così si è deciso, con qualche evidente problema, di issarlo a bordo. Al peso è risultato ben184 chilogrammi .
Viste le proporzioni, immediatamente ci si è resi conto che era un possibile record del mondo IGFA per la specie così si è deciso, con qualche evidente problema, di issarlo a bordo. Al peso è risultato ben